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Il socialista Lenin Moreno e Guillermo Lasso, candidato di opposizione dell’alleanza Creo-Suma, sono i candidati che si sfideranno il 2 aprile al secondo turno delle presidenziali in Ecuador, dopo che gli elettori della tornata di ieri hanno consegnato al candidato del governo il 38,26 per cento dei voti, ed a Lasso il 29,86 per cento.
L’attuale presidente Rafael Correa non ha potuto correre per un nuovo mandato, come avrebbe voluto, in quanto non è riuscito a far approvare la riforma costituzionale che gli avrebbe permesso di restare al potere oltre il terzo mandato.
I sondaggi danno in vantaggio Moreno, ma Lasso spera ancora nella vittoria con il suo programma di alleggerimento delle imposte sulle imprese e le accuse al governo per l’affaire Odebrecht, l’azienda di costruzioni brasiliana che avrebbe corrotto diversi governi dell’America Latina, si pensi alla condanna dell’ex presidente peruviano Alejandro Toledo di pochi giorni fa. Lasso ha inoltre affermato che con la sua elezione Julian Assange verrebbe espulso dall’ambasciata ecuadoriana a Londra, che lo ospita da quattro anni.
