Egitto. Banda armata uccide 15 guardie di confine. Mursi, ‘la pagheranno cara’

di Enrico Oliari –

E’ di 15 guardie egiziane di frontiera uccise e 7 ferite il drammatico bilancio di un attacco al confine tra Israele ed Egitto, nel Sinai, non lontano dal valico di Karm Abu Salem: a quanto si è appreso, un commando di uomini armati vestiti da beduini è arrivato a bordo di due veicoli, uno dei quali probabilmente un mezzo blindato rubato, e ha aperto il fuoco sulla postazione della polizia egiziana.
Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Mena, i due mezzi provenivano dalla Striscia di Gaza e la reazione immediata aerea di Israele ha portato alla distruzione di uno dei due mezzi, mentre il secondo sarebbe esploso non appena varcato il confine.
Il presidente egiziano Mohammed Mursi ha disposto l’immediata chiusura delle frontiere ed ha convocato una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza con il capo del Consiglio militare Hussein Tantawi e con il nuovo ministro dell’Interno Ahmed Gamal Eddin; uscendo, ha risposto ai giornalisti ed ha affermato che “l’attacco vigliacco non rimarrà impunito e i suoi autori la pagheranno cara”.
Da canto suo il ministro israeliano della Difesa, Ehud Barak, ha esortato nuovamente le autorità del Cairo ad agire con maggiore determinazione nel Sinai per riportare l’ordine.
Nella penisola vivono tribù di beduini a lungo osteggiate durante la dittatura di Mubarak, le quali oggi si rendono protagoniste di attentati al gasdotto arabico, che dalla Siria attraversa la Giordania e rifornisce di energia Israele, e di brevi sequestri di turisti in una zona strategica per il settore economico del Paese.
Sempre militanti islamici del Sinai sono stati accusati di recente da Israele di aver sparato razzi verso la zona di Neghev e di aver ucciso 9 soldati israeliani.