Gabon. Colpo di Stato: i militari prendono il potere e depongono Ali Bongo Ondimba

di Mohamed Ben Abdallah

A pochi giorni dalle elezioni che hanno riconsacrato alla presidenza Ali Bongo Ondimba, il Gabon è divenuto teatro dell’ennesimo golpe militare dell’Africa occidentale. Bongo è figlio dell’ex presidente-padrone Omar, il quale ha guidato il paese per quasi 42 anni attraverso il suo Partito Democratico: eletto per la prima volta nel 2009, Ali Bongo è stato riconfermato di misura nel 2016, con appena 5.500 voti in più rispetto al rivale Jean Ping; anche alle elezioni dello scorso 26 agosto ha vinto battendo Albert Ondo Ossa, un professore di economia e ministro sotto il governo del padre. Già due ore prima del risultato elettorale Ondo Ossa aveva denunciato brogli e irregolarità e aveva anticipatamente rivendicato la vittoria, nonostante il magro risultato ufficiale del 30,77% delle preferenze.
Ad annunciare il golpe, la sospensione della Costituzione, lo scioglimento del Parlamento e delle istituzioni è stato un militare, il quale ha letto un messaggio alla tv di stato circondato da una decina di ufficiali di diversi corpi, dalla Guardia presidenziale ai Berretti verdi: “Difendiamo la pace mettendo fine all’attuale regime – ha affermato, aggiungendo che quello di Bongo è “un governo irresponsabile e imprevedibile che distrugge la coesione sociale e che può portare il paese nel caos”.
Ha chiesto inoltre alla popolazione di rimanere a casa e di non reagire, ma la Bbc ha riferito di spari nella capitale Libreville. Le frontiere sono state chiuse “fino a nuovo ordine”.
Paese di 2.200.000 abitanti, il Gabon è indipendente dalla Francia dal 1960, ed è un paese ricco di risorse naturali.
Il golpe è l’ottavo dell’Africa occidentale negli ultimi tempi e arriva a solo un mese da quello del Niger.