Gb. Bacia l’amica nonostante le restrizioni: si dimette il ministro della Salute

di Elisabetta Corsi

Il ministro della Salute britannico Matt Hancock si è dimesso a seguito dello scandalo che lo ha visto violare la distanza sociale dando un bacio ad una collaboratrice. In una lettera al primo ministro Boris Johnson ha scritto che il governo deve essere onesto con i cittadini, i quali nel corso dell’emergenza pandemica hanno fatto sacrifici
Johnson si è detto dispiaciuto della decisione di Hancock, tuttavia ha fatto sapere che è già pronto il nuovo ministro della Salute, il cancelliere Sajid Javid.
Matt Hancock era sotto pressione dopo che il giornale britannico scandalistico The Sun aveva pubblicato delle immagini in cui Hancock si baciava con Gina Coladangelo, molto più di una semplice collaboratrice.
I colleghi parlamentari Tory, così come i laburisti e il gruppo Covid-19 Bereaved Families for Justice, hanno chiesto subito le dimissioni del ministro, ed è stato precisato che per le dimissioni non vi sono state pressioni da parte di Johnson.
In un videomessaggio su Twitter Matt Hancock ha dichiarato: “Capisco gli enormi sacrifici che tutti in questo paese hanno fatto, che voi avete fatto, e quelli di noi che fanno queste regole devono attenersi ad esse ed è per questo che mi devo dimettere”.
Hancock è stato ministro della Salute per tre anni, e nella lettera di dimissioni ha ribadito le sue scuse per non aver rispettato le regole, come pure per aver esposto la sua famiglia.
Nella sua risposta a Hancock, Boris Johnson ha dichiarato che deve essere orgoglioso dei risultati raggiunti non solo nell’affrontare la pandemia, ma anche prima del Covid. Ha ringraziato il ministro uscente per il suo sostegno e ha ricordato che il suo servizio pubblico non sia ancora finito.
Dall’opposizione si è levata la voce del leader laburista Sir Keir Starmer, che ha twittato: “Matt Hancock ha fatto bene a dimettersi. Ma Boris Johnson avrebbe dovuto licenziarlo lui per primo”.
Il nuovo ministro della Salute Javid tra i primi lavori sul suo tavolo dovrà esaminare i dati prima della fine restrizioni Covid, prevista per il 19 luglio.