di Elisabetta Corsi –
Il primo ministro dell’Irlanda del Nord ha annunciato le dimissioni sia come leader del Partito Democratico Unionista che da premier, dopo dissidi interni al suo partito.
Arlene Foster ha dichiarato che si dimetterà da leader del Partito Democratico Unionista il 28 maggio e come premier alla fine di giugno.
Più di 20 membri dell’assemblea del Partito Democratico Unionista dell’Irlanda del Nord e quattro deputati avevano firmato una lettera che sfiduciava Foster, la quale guidava il partito dal dicembre 2015 e sempre in quell’anno era diventata primo ministro. La premier era la più giovane a ricoprire entrambe le cariche allo stesso tempo.
In questo frangente ha dichiarato che bisogna lasciare spazio ai funzionari di partito che nelle prossime settimane prenderanno accordi per eleggere il nuovo leader. La Foster ha affrontato un periodo turbolento culminato nella Brexit, fortemente voluta dal suo partito. Un momento che ha messo particolarmente sotto pressione i vertici del partito, che si trovava ad affrontare il caos causato dal protocollo dell’Irlanda del Nord, che ha imposto un confine lungo il Mare d’Irlanda.
Altre preoccupazioni che stanno avendo i rappresentanti del partito sono quelle riguardanti le recenti modifiche alle leggi sull’aborto e l’impegno ad attuare una legge sulla lingua irlandese.
