Germania. Intesa nella “Colaizione semaforo”: Scholz si prepara al cancellierato

di Guido Keller

BERLINO. Liberali, Verdi e socialdemocratici hanno trovato l’accordo su un documento programmatico, per cui stanno lavorando per dar vita ad un governo scalzando la cordata Cdu/Csu, che alle elezioni di fine settembre era arrivata seconda con il 24,1% delle preferenze, ormai orfana del mito di Angela Merkel.
Olaf Scholz, che ha guidato i socialdemocratici dell’Spd al 25,7%, è quindi prossimo al cancellierato, ma la compagine di governo sarebbe ancora tutta da costruire.
Avere tuttavia un documento condiviso è già un ottimo punto di partenza, con i liberali dell’Fdp (oggi all’11,5%) che hanno ottenuto lo stop all’indebitamento, a nuove tasse e alla patrimoniale, e il pareggio di bilancio dal 2023; i Verdi (14,8%) hanno portato a casa l’impegno per la mobilità elettrica, le energie rinnovabili e l’uscita anticipata dal carbone, forse già dal 2030. L’Spd ha fatto inserire nel documento il salario minimo a 12 euro l’ora, una delle assi portanti della politica socialdemocratica tedesca, ma anche la riduzione dei contributi per le energie rinnovabili, in modo da sostenere famiglie e imprese.
Grazie all’intesa scritta su 12 pagine la “coalizione semaforo”, come si chiama dai colori dei partiti, potrebbe stare in piedi, nonostante le tradizionali differenze e diffidenze tra Verdi e liberali.