Guinea. Alpha Condé si candida per un terzo mandato alle presidenziali di ottobre

di Alberto Galvi

Nei giorni scorsi i il partito guineano RGP (Rally of the Guinean People) ha candidato il presidente Alpha Condé per un terzo mandato. I circa 350 delegati del partito alla fine del loro congresso, tenutosi il 5 e 6 agosto scorso al Palazzo del Popolo di Conakry, sede dell’Assemblea nazionale, hanno invitato Condé a candidarsi per la terza volta per la carica di presidente della Repubblica. A Condé è stato permesso di candidarsi grazie al fatto che nella nuova costituzione promulgata ufficialmente ad aprile è stato aggirato il limite dei due mandati presidenziali.
La crisi politica guineana stava andando avanti da più di due anni e la soluzione migliore è stata la modifica della costituzione per abolire i limiti del mandato presidenziale.
Condé ha 82 anni ed è stato per molto tempo il leader dell’opposizione, poi è salito al potere nelle elezioni 2010 ed è stato rieletto nel 2015. E’ stato anche incarcerato durante uno dei precedenti regimi militari.
Il presidente in Guinea è eletto direttamente dalla maggioranza assoluta del voto popolare, in due turni se necessario, per un mandato di 5 anni, con possibilità di candidarsi per un secondo mandato.
La CENI (Independent National Electoral Commission) della Guinea ha proposto che le elezioni presidenziali si tengano il 18 ottobre prossimo, ma Condé deve ancora fissare una data certa, mentre l’opposizione ha organizzato manifestazioni di massa per protestare contro la possibilità di correre per un terzo mandato.
Le forze di sicurezza guineane hanno ripetutamente represso le proteste, in cui sono stati uccisi diversi contestatori.
Il FNDC (Front National pour la Défense de la Constitution) è un gruppo formato dai partiti di opposizione e dai gruppi della società civile, che hanno invitato i loro sostenitori a chiedere le dimissioni dell’attuale presidente.
Alpha Condé è stato nel 2010 il primo capo dello Stato democraticamente eletto in Guinea, anche se negli anni successivi in cui è stato al potere è diventato sempre più autoritario.
Per chi vincerà le prossime elezioni presidenziali in Guinea non sarà facile governare in quanto il Paese vive una perenne instabilità politica ed economica, anche perché soffre di una povertà cronica, nonostante sia un Paese ricco di minerali.
La Guinea è il più grande produttore del continente di bauxite, la principale fonte per produrre alluminio, e gli investitori internazionali hanno mostrato interesse per le riserve minerarie inesplorate del Paese africano, che hanno il potenziale per spingerlo verso una crescita futura.
In questo periodo pre-elettorale il presidente guineano ha già ricevuto il sostegno di una coalizione di partiti alleati dell’RPG, la CODECC (Democratic Convention for Change in Continuity).
Per dare la risposta definitiva alla sua candidatura Condé cercherà di valutare la risposta internazionale alla candidatura del presidente ivoriano Ouattara, anche lui al suo terzo mandato.
L’insistenza di Condé a mantenere il potere potrebbe vedere esplodere ulteriori violenze nel periodo che precede le elezioni presidenziali, che si svolgeranno molto probabilmente il prossimo ottobre.