Haiti. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha votato le sanzioni contro Cherizier per porre fine alla violenza

di Alberto Galvi

Per porre fine alla crescente violenza ad Haiti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità di imporre sanzioni al leader della coalizione delle bande G9 an fanmi e alye, Jimmy “Barbecue” Cherizier. La risoluzione ha stabilito un meccanismo per punire individui e gruppi che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità di Haiti. Cherizier è stata la prima persona ad essere sanzionata tra i membri delle bande. Le sanzioni sono state le prime autorizzate da tutte le 15 nazioni del Consiglio di sicurezza.
Cherizier è un ex ufficiale della HNP (Polizia Nazionale Haitiana). Il capobanda è accusato di una serie di reati contro la popolazione haitiana, ed è stato coinvolto in un massacro nel 2018 nel quartiere di Port-au-Prince La Saline, dove ha ucciso dozzine di persone. Cherizier è stato licenziato dalla polizia alla fine del 2018 e mesi dopo è stato emesso un mandato d’arresto contro di lui con l’accusa di aver partecipato all’esecuzione di civili durante un raid della polizia nella zona del Grand Ravine di Port-au-Principe, nel 2017.
Le Nazioni Unite hanno anche accusato le bande guidate da Cherizier della grave carenza di carburante, anche se l’interessato ha negato le accuse. L’alleanza tra bande sta bloccando un importante terminal di rifornimento di carburante nella capitale, haitiana, spingendo il paese verso un grave disastro umanitario. Le sanzioni delle Nazioni Unite contro Cherizier includono il congelamento dei beni e un divieto di viaggiare fuori dal paese.
La tattica di bloccare i terminali di rifornimento mira a costringere il primo ministro ad interim di Haiti, Ariel Henry, a dimettersi dall’incarico. Henry è salito al potere dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moise nel luglio dello scorso anno, ma poi ha rinviato a tempo indeterminato le elezioni previste per lo scorso anno.