Ucraina. I russi accusano Kiev di preparare una “bomba sporca”. Kuleba, ‘sono falsità: vengano gli ispettori dell’Aiea’

di Guido Keller

I ministri degli Esteri di Francia, Catherine Colonna, Regno Unito, James Cleverly e Usa, Antony Blinken, hanno etichettato come “false” le accuse di Mosca all’Ucraina di preparare una “bomba sporca”, cioè arricchita con materiale radioattivo, asserendo che si tratterebbe di un escamotage volto ad alzare il livello del conflitto, ed anzi, hanno riferito di sospettare che sia la Russia impegnata in questo momento a preparare tale ordigno con lo scopo di avviare un’escalation.
Difficilmente entrambi le parti ricorrerebbero all’impiego di una “bomba sporca” proprio per non portare il conflitto su terreni sconosciuti, e a scanso di equivoci il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha ribadito che i siti nucleari dell’Ucraina sono aperti e disponibili alle ispezioni dei tecnici dell’Aiea. Il capo dell’Agenzia atomica dell’Onu, Rafael Grossi, ha fatto sapere da Vienna la sua disponibilità a mandare i tecnici a ispezionare i siti dove sono stoccati i materiali esauriti delle centrali nucleari.
Secondo lo stato maggiore russo gli ucraini avrebbero predisposto materiale di scarto della centrale di Chernobyl al fine di produrre sostanzialmente una bomba nucleare a bassa potenza, la cui detonazione avrebbe la conseguenza di contaminare un’area di alcuni chilometri quadrati, ma Kuleba ha insistito che “si tratta di dichiarazioni false, anche perchè è facile assicurarsene”.
Accanto alla guerra di informazioni continua in tutta la sua drammaticità quella combattuta sul campo, con le forze ucraine che continuano ad avanzare, e quelle russe determinate a tenere le quattro regioni russofone annesse con il referendum farlocco voluto da Vladimir Putin.
Forti scontri sono in corso nella regione di Kherson, ormai quasi circondata dai militari ucraini. Le autorità russe hanno raccomandato ai civili della sponda occidentale del Dnipro di fuggire portandosi via solo denaro, documenti, vestiti e oggetti di valore, e già 25mila persone sarebbero state evacuate su un totale di 60mila designate.
In molti stanno cercando di dirigersi verso est, ed è probabile che i militari russi cercheranno di bloccare l’avanzata nemica proprio sul Dnipro.