Iran. Aereo abbattuto: continuano le manifestazioni contro il regime

Notizie Geopolitiche –

Ancora tensioni e proteste in Iran, dove l’unità ritrovata con l’uccisione ordinata da Donald Trump lo scorso 4 gennaio del generale dei Pasdaran Qassem Soleimani è svanita dopo l’incidente del missile che ha distrutto il Boeinfg 737-800 dell’Ukraine International Airlines, uccidendo 176 persone di cui 9 membri dell’equipaggio, nella fattispecie 82 iraniani, 11 ucraini, 63 canadesi, 10 svedesi, 4 afgani, 3 tedeschi e 3 britannici.
In tutto il paese sono in corso ormai da giorni proteste contro il regime, anche perché non era stata prudentemente ordinata la sospensione dei voli civili nella giornata del lancio di missili dalla sulle due basi statunitensi in Iraq, a Erbil, nel Kurdistan Irq., e ad al-Asad, nel governatorato di al-Anbar. Lancio effettuato dalla base iraniana occidentale di Kermanshah, peraltro dopo aver avvertito gli Usa e, al contrario di quanto annunciato dalla Guida spirituale Ali Khamenei, senza provocare vittime.
Per gli iraniani scesi in piazza la “clamorosa risposta” delle autorità di Teheran non ha comportato vittime statunitensi, ma l’incompetenza politica e militare dei vertici è costata la vita a 82 cittadini iraniani, ed era stato il presidente Hassan Rohani a pretendere di comunicare come stavano le cose, e cioè che non si era trattato di un incidente bensì di un abbattimento con un missile sparato per errore.
Manifestazioni pro vittime contro Khamenei, soprattutto di studenti, sono in corso un po’ ovunque al grido di “dimettiti!”, “Il nostro nemico è qui, una bugia dire che sono gli Usa”, “riforma della Costituzione!”. In più momenti son intervenute le forze dell’ordine per disperdere i manifestanti.