Kurdistan Irq. Bombardamenti dall’Iran e dalla Turchia

di Shorsh Surme

Ai continui bombardamenti della Turchia di Recep Tayyp Erdogan sul Kurdistan Iracheno si sono aggiunti ira quelli della Repubblica Islamica dell’Iran. L’artiglieria iraniana ha infatti bombardato diverse aree di confine all’interno della regione del Kurdistan con proiettili che si sono concentrati sulle aree al confine con l’Iran, in particolare sul territorio di Barda-Soran a Haji Omaran, nel distretto di Choman, nella zona di Balkayati della provincia di Erbil. I fatti sono stati confermati dalla TV curda Kurdistan 24,
“L’area è stata gravemente bombardata per 20 minuti a partire dalle 11.30”, hanno riferito testimoni, aggiungendo che l’area era occupata da nomadi che si erano trasferiti nel territorio come avveniva ogni anno per allevare il loro bestiame.
Hanno inoltre riferito che droni da ricognizione hanno sorvolato la zona, e che poco dopo aver lasciato lo spazio aereo l’Iran ha lanciato una raffica di granate a propulsione a razzo nelle aree di confine.
Gli attacchi iraniani hanno messo a dura prova i mezzi di sussistenza dei residenti nelle aree di confine che dipendono principalmente dall’agricoltura e dal bestiame come fonte primaria di reddito.
Il bombardamento in corso ha anche causato l’evacuazione di cinque villaggi nel sub-distretto di Sidakan, con il rischio di evacuare altri 20 villaggi a causa della paura di essere presi di mira.
Il bombardamento è avvenuto un giorno dopo le incursioni degli aerei da guerra turchi contro diverse aree del Makhmour e del Sinjar (Shingal), sempre della regione del Kurdistan Iracheno. Le autorità della regione del Kurdistan hanno dichiarato in più di un’occasione che centinaia di residenti dei villaggi di confine sono sfollati a seguito delle operazioni militari avviate da Turchia e Iran, che spesso provocano vittime civili e danni alla proprietà.
Il governo regionale del Kurdistan (KRG) ha invitato il governo iraniano a porre fine al bombardamento indiscriminato di aree vicino al confine curdo, ma è rimasta lettera morta.
In realità ne’ il governo Turco, ne’ quello degli ayatollah non hanno mai digerito l’esistenza della regione federale curda in Iraq.