Kurdistan Irq. Missili su Erbil

di Shorsh Surme

Come se non bastasse l’emergenza Covid-19, a tartassare la Regione del Kurdistan dell’Iraq (Sud Kurdistan) ora arrivano anche i missili.
Mercoledì scorso sono infatti piovuti sei missili sulla città di Erbil, capitale della Regione, per la precisione vicino all’aeroporto internazionale. “Sono una violenza sulla la popolazione della regione e gli alleati nella lotta al terrorismo”, ha dichiarato il presidente della regione del Kurdistan Nechirvan Barzani. I sei razzi sono stati lanciati verso una zona nella quale sono stanziate le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Dopo l’attacco il primo ministro della Regione, Masrour Barzani, ha annunciato che “non verrà tollerato il tentativo di minare la stabilità del Kurdistan”.
Il ministero dell’Interno della regione del Kurdistan ha rilasciato una dichiarazione in cui rivela la posizione da cui sono stati lanciati i missili.
“I razzi sono stati lanciati da un camioncino dalla zona di Bartella, tra i villaggi di Sheikh Amir e Tarjalah nella pianura di Mosul”, “area sotto il controllo della 30ma Brigata delle PMF, meglio conosciuto in arabo come la Hashd al-Shaabi, sostenute dall’Iran e con la sede nella provincia di Ninive; per questo il governo regionale ha chiesto formalmente al governo centrale iracheno di svolgere un’indagine immediata e condannare i responsabili dell’attacco”.
“Mentre condanniamo fermamente questo atto terroristico, dichiariamo la nostra piena disponibilità a respingere qualsiasi aggressione e chiediamo al governo federale di prendere le misure necessarie”, ha aggiunto Il primo ministro della regione del Kurdistan Masrour Barzani
Questa aggressione avviene in un momento in cui gli Stati Uniti e l’Iraq sono ai ferri corti, in quanto gli Washington ha chiesto palesemente che il nuovo primo ministro dell’Iraq, Mustafa al-Kadhimi, rompa qualsiasi rapporto con l’Iran.