Mali. Via libera dell’Onu all’intervento militare

di Giacomo Dolzani –

È finalmente arrivato il via libera del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che autorizza il dispiegamento di forze militari straniere in Mali, truppe destinate a fornire sostegno all’esercito regolare di Bamako ormai da parecchi mesi impegnato in una sanguinosa guerra che lo vede contrapposto da una parte ai ribelli tuareg del Movimento per la Liberazione dell’Azawad (Mnla) e, dall’altra, agli integralisti islamici di Ansar Dine, guerriglieri affiliati ad al Qaeda che puntano ad applicare la Sharia, la legge islamica, in tutto il nord del paese.
Questa risoluzione Onu consente alle forze regolari maliane di ottenere un ormai indispensabile aiuto, viste le condizioni disperate in cui si ritrovano a combattere un nemico tutt’altro che debole.
Nell’Azawad (nord del Mali) infatti, i ribelli islamici hanno già adottato in diverse aree le leggi islamiche più estremiste, tanto che molte donne, come denunciano diverse associazioni per i diritti dell’Uomo, sono state addirittura messe in vendita nei mercati e vengono comprate per prezzi inferiori ai 1000 dollari.
La notizia di questa decisione, forse un po’ tardiva, apre uno spiraglio di speranza per vedere, se non risolto, almeno attenuato lo scempio di inciviltà a cui si sta assistendo nella parte settentrionale del paese africano e che rischia di espandersi ai paesi confinanti.