NIGERIA. Onu accusa Shell e governo per inquinamento: servono 30 anni per bonifica

Ansa, 4 ago 11 –

Un rapporto delle Nazioni Unite ha criticato la compagnia petrolifera Shell e il governo della Nigeria per aver causato per 50 anni un inquinamento da petrolio nella regione del delta del Niger che richiederebbe un’operazione di ‘ripulitura’ decennale, fino a 30 anni: sarebbe la piu’ massiccia operazione del genere mai effettuata, con un costo iniziale stimato a un miliardo di dollari. Il Programma dell’Onu per la protezione dell’ambiente (Unep) ha analizzato i danni causati dall’inquinamento petrolifero nella regione di Ogoniland, nel delta del Niger. La Shell e la compagnia petrolifera statale nigeriana posseggono la maggior parte delle infrastrutture petrolifere in Ogoniland, anche se la compagnia anglo-olandese e’ stata costretta ad abbandonare le attivita’ nella regione nel 1993, dalle comunita’ locali che la avevano accusata di aver distrutto le loro riserve di pesca. La societa’ ha smesso di estrarre greggio dall’Ogoniland dopo una campagna condotta dallo scrittore e attivista Ken Saro-Wiwa, in seguito impiccato dal governo militare nigeriano tra le proteste della comunita’ internazionale. ”Ripristinare l’ambiente nell’Ogoniland potrebbe rivelarsi la piu’ vasta e lunga operazione di ripulitura mai affrontata”, afferma un rapporto dell’Unep reso pubblico oggi. ”Il controllo e la manutenzione delle infrastrutture dei campi petroliferi nella regione sono stati, e restano, inadeguati: le procedure della Shell non sono state applicate, causando cosi’ problemi di salute pubblica e di sicurezza”. Ieri il colosso petrolifero anglo-olandese ha ammesso la propria responsabilita’ in due gravi maree nere, nel 2008 e 2009, e che una comunita’ della regione, i Bodo, poteva poteva chiedere un indennizzo in una corte britannica.