Scandalo in R. D. Congo: generale passava armi ai ribelli

di Giacomo Dolzani –

Un nuovo scandalo sta travolgendo le forze armate congolesi. Nonostante l’esercito sia allo stremo delle forze ed i soldati completamente allo sbando, il Capo di Stato Maggiore, generale Gabriel Amisi, è stato sospeso dalle sue funzioni dopo che le Nazioni Unite, in un rapporto fornito al governo di Kinshasa, hanno riportato informazioni riguardanti un presunto traffico di armi tra l’esercito ed i ribelli del Movimento 23 Marzo, alla testa del quale ci sarebbe stato proprio Amisi, ma a cui non sarebbero estranei molti suoi collaboratori ed altri membri dello Stato Maggiore.
Un portavoce del governo congolese ha quindi annunciato il sollevamento dai suoi uffici del generale, specificando però che si tratta di una misura provvisoria, in vigore finché non saranno svolti ulteriori accertamenti.
Che le accuse avanzate dall’Onu siano fondate o no, viene assestato un altro duro colpo al morale ed alla già scarsa motivazione delle forze armate del paese che, quotidianamente, arretrano di fronte all’avanzata dei guerriglieri del M23, contro i quali combattono da tempo hanno preso il sopravvento in gran parte della provincia orientale del Nord Kivu, avendo ottenuto il controllo della capitale Goma, dopo aver messo in fuga le truppe regolari senza che opponessero troppa resistenza ed addirittura dopo aver inquadrato nelle proprie fila 500 poliziotti e 2000 soldati di stanza proprio in quella città.