Stati Uniti e Cuba aprono discussioni storiche

di Manuel Giannantonio

Cuba usaGli Stati Uniti e Cuba hanno aperto discussioni di storica importanza circa la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
Questa riunione stabilita in due giorni presso l’Avana è la prima che Barak Obama e Raoul Castro hanno annunciato lo scorso dicembre dopo aver raggiunto un accordo ottenuto attraverso 18 mesi di negoziazioni segrete.
La delegazione americana sarà condotta da Roberta Jacobson, segretaria di Stato aggiunta per l’America Latina, mentre la parte cubana sarà rappresentata da Josefina Vidal, incaricata delle relazioni con gli Stati Uniti presso il ministero degli Esteri cubano.
Il presidente americano ha aperto la via all’eliminazione di sanzioni economiche in atto a Cuba da ben 53 anni: Obama ha annunciato durante il suo discorso sullo stato dell’unione che gli Stati Uniti “metteranno fine a una politica surclassata”.
Obama con castro fuoriLe parti dovranno ugualmente riferire i contorni di obiettivi a lungo termine. Cuba dovrà sforzarsi di convincere gli Stati Uniti dell’eliminazione dell’embargo economico e di ritirare l’isola dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo, mentre i latino-americani dovranno necessariamente tentare di progredire sulla questione dei diritti umani.
Per quanto concerne il tema dell’immigrazione, che sarà affrontato domani, è probabile che Cuba protesterà contro la legislazione che prevede che i cubani che raggiungono il suolo americano siano accolti come rifugiati, una disposizione eccezionale che favoreggiava, secondo Cuba, il traffico di essere umani e le traversate pericolosissime dei migranti dello stretto della Florida.
Se le prerogative del presidente americano lo autorizzano a restaurare le relazioni diplomatiche tra i due paesi, sarà necessario tuttavia l’accordo del Congresso in mano ai Repubblicani. Una normalizzazione delle relazioni si traduce con l’eliminazione totale dell’embargo e comunque il ritiro di Cuba dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo.