di Alberto Galvi –
La nazione di etnia Zulu del Sudafrica si sta preparando a incoronare come suo nuovo re Misuzulu ka Zwelithini, figlio del defunto re Goodwill Zwelithini. Gli Zulu sono la più grande etnia del Sudafrica con oltre 12 milioni di persone che si trovano principalmente nella provincia costiera del KwaZulu-Natal. La nazione Zulu è storicamente riconosciuta per aver condotto sotto il re Shaka Zulu dal 1816 al 1828 una feroce resistenza al colonialismo britannico.
Il processo di incoronazione di re Misuzulu ka Zwelithini si svolgerà presso il palazzo reale di KwaKhangelamankengane a Ulundi. L’evento è stato approvato dal governo provinciale, che si sta preparando dall’inizio della settimana. Alla cerimonia dovrebbero partecipare migliaia di persone Zulu, inclusi membri della famiglia reale, leader tradizionali di altri gruppi etnici e membri della nazione Zulu.
Misuzulu è figlio di Zwelithini e della sua terza moglie, la regina Mantfombi Dlamini-Zulu, che si dice goda di uno status elevato tra le sue sei mogli poiché è nata dalla casa reale di Eswatini, l’ultima monarchia assoluta rimasta in Africa. La regina Dlamini-Zulu deteneva il titolo di reggente della nazione Zulu dopo la morte del marito, ma morì circa un mese dopo, nominando suo figlio maggiore Misuzulu come successore testamentare.
Il mese scorso, Mbonisi kaBhekuzulu, un altro dei fratelli del defunto re, è andato in tribunale per cercare di fermare l’incoronazione di Misuzulu, ma senza successo. Anche alcuni membri della famiglia reale si oppongono a Misuzulu come successore, riconoscendo invece come legittimo erede suo fratello maggiore, Simagade Zulu ka Zwelithini.
Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha riconosciuto Misuzulu come monarca Zulu ufficiale, ma la sua incoronazione è stata ritardata dalla battaglia legale per il trono. La monarchia Zulu è molto influente e ottiene un budget annuale finanziato dai contribuenti di oltre 3,5 milioni di euro. All’interno della più ampia società sudafricana il ruolo di monarca è in gran parte cerimoniale e il re non ottiene alcun potere politico formale.
