Tensioni USA-Venezuela: gli ultimi sviluppi

di Salvatore Caruana –

maduro nicolasIl presidente venezuelano Nicolas Maduro ha espulso tre funzionari del governo statunitense. Essi sarebbero colpevoli, secondo Maduro, di aver collaborato con alcuni esponenti di Voluntad popular, il principale partito di opposizione in Venezuela, nell’organizzazione delle rivolte di piazza che durante la scorsa settimana hanno causato una dura repressione da parte delle forze di polizia, producendo tre morti fra i manifestanti.
Da subito il governo americano non ha fatto mancare il proprio sostegno al leader dell’opposizione venezuelana Leopoldo Lopez: il segretario di Stato John Kerry, si è mostrato polemico verso la linea dura del presidente venezuelano, asserendo che “tali azioni sono restrittive del diritto dei cittadini di esprimere pacificamente le loro lamentele”.
Il presidente venezuelano ha così deciso, in risposta alle critiche mossegli da John Kerry, di espellere i tre funzionari del governo americano accusandoli di cooperare con l’opposizione infiltrandosi nelle università della capitale per incitare gli studenti alla rivolta.
Le vicende accadute nell’ultima settimana sono state oggetto di discussione anche in sede di Organizzazione degli Stati americani. Qui un ufficiale del Dipartimento di Stato del governo di Washington ha avvertito l’ambasciatore venezuelano che l’arresto degli oppositori politici può avere serie conseguenze internazionali fra i due Stati.
In riferimento a tali avvertimenti il presidente Maduro ha affermato in un discorso alla nazione: “queste pretese sono inaccettabili ed insolenti”; poi ha aggiunto: “io non accetto ordini da nessuno al mondo”.
La vicenda sarà sicuramente foriera di ulteriori sviluppi: intanto nelle ultime ore è stata denunciata da Voluntad popular l’irruzione nella sede del partito di agenti di polizia armati, con l’intenzione di arrestare Leopoldo Lopez ed il suo portavoce Carlos Vecchio.