Turchia. Nuovo attentato contro l’esercito: 13 morti a Kayseri

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E’ di 13 morti e 55 feriti il bilancio dell’ennesimo attentato contro militari e poliziotti in Turchia: un’autobomba è esplosa nei pressi di un bus carico di militari in licenza e di civili a Kayseri, nella parte centrale del paese, azione terroristica che arriva ad una settimana da quella verificatasi a Istanbul e rivendicata dal Tak (44 morti, soprattutto poliziotti).
Anche in questo caso dietro al gesto vi sarebbe il Tak, i “Falconi della libertà”, gruppo scissosi nel 2009 dal Pkk e che intende con gli attentati terroristici rispondere alla guerra in corso nel Kurdistan turco, seguita questa alla decisione del presidente Recep Tayyp Erdogan di rompere la tregua con il Pkk. Erdogan ha oggi dichiarato che dietro all’attacco vi sono i militanti della “organizzazione terroristica separatista” Pkk, ovvero che “tali attacchi non sono indipendenti dagli sviluppi in Iraq e Siria”.
Il governatore locale, Suleyman Kamci, ha riferito all’agenzia statale Anadolu che ad azionare l’autobomba è stato un kamikaze.
Con una nota indirizzata al collega turco Mevlut Cavusoglu, il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha comunicato che “l’Italia condanna duramente l’attentato di oggi a Kayseri ed esprime vicinanza ai familiari delle vittime e solidarietà al Governo e al popolo turco”. “Rafforzare la cooperazione nella lotta al terrorismo internazionale – ha aggiunto Alfano – è oggi più che mai una priorità della Comunità internazionale. L’Italia, su questo fronte, è in prima linea con il massimo impegno, anche in prospettiva della prossima presidenza del G7”.