Ucraina. Zaporizhzhia: permangono i timori di una nuova Chernobyl. Putin accetta gli ispettori Aiea

di Enrico Oliari

Resta alto l’allarme per i continui attacchi presso l’impianto nucleare di Zaporizhzhia, la seconda centrale atomica più grande d’Europa. Costruita negli anni Ottanta e con una capacità di 5.700 Mw, è stata occupata dai russi fin dall’inizio del conflitto in Ucraina, ma vi continuano a lavorare tecnici ucraini. Da giorni gli ucraini colpiscono obiettivi attorno all’impianto, fatto questo smentito da Kiev che delle ostilità nell’area accusa la Russia, ma il rischio denunciato da diversi tra scienziati e analisti è che possa verificarsi in un nuovo disastro nucleare.
Secondo la Energoatom, la compagnia nucleare ucraina, i russi sarebbero intenzionati a staccare la centrale dalla rete elettrica, cosa che metterebbe in ginocchio buona parte dell’Ucraina, ma oggi il presidente russo Vladimir Putin ha aperto alla possibilità che l’impianto venga ispezionato dai tecnici dell’Aiea. Lo ha reso noto durante un incontro presso la sede viennese dell’Agenzia atomica internazionale Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente russo, il quale ha spiegato che l’ispezione, “utile e necessaria”, potrebbe avvenire agli inizi di settembre, specificando tuttavia “se non sopravvengono nuovi fattori”.
A denunciare “la temerarietà” degli ucraini che continuano a sparare verso la centrale è stato il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, il quale è intervenuto su Rossiya-1 sottolineando che “stanno mettendo a rischio il secondo impianto d’Europa”, un comportamento che potrebbe portare a “una seconda Chernobyl”, mentre da parte ucraina è stato chiesto lo sminamento della centrale. Della cosa e più in generale della situazione di Zaporizhzhia ne parlerà il presidente turco Recep Tayyp Erdogan con l’omologo russo Vladimir Putin in un incontro che si terrà a breve: Erdogan, carico del successo per il compromesso sul grano, ha visto a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al quale ha ribadito che la Turchia era ed è “al fianco degli amici ucraini”, e che conta di vedere a breve Putin per proseguire nell’opera di mediazione. All’incontro era presente il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, e il presidente turco ha ribadito che “sosteniamo l’integrità e la sovranità territoriale dell’Ucraina”, un’affermazione importante e che, visti gli ottimi rapporti con Mosca, dà alla Turchia quel ruolo di facilitatore del dialogo che l’Unione Europea ha fin da subito rifiutato.