Usa. Il misterioso incidente dell’Uss Connecticut

di Giovanni Caprara

I sommergibili sono stati, e lo sono tutt’ora, le migliori piattaforme per la deterrenza. Pertanto il livello di segretezza sulle operazioni sommerse rimane sempre altissimo. Per questo motivo quando un’unità rimane coinvolta in un episodio che ne svela la presenza in una determinata area del globo, ingenera sempre curiosità. Il sommergibile da attacco rapido classe Seawolf USS Connecticut, aveva lasciato la base navale di Kitsap-Bremerton il 27 maggio per unirsi al gruppo da portaerei Carl Vinson, in addestramento nel Mar Cinese Meridionale. Durante la navigazione è accaduto un incidente che è stato così definito dal Comando della Marina Militare statunitense del Pacifico: “Il sottomarino di attacco rapido di classe Seawolf USS Connecticut (SSN-22) ha colpito un oggetto mentre era sommerso nel pomeriggio del 2 ottobre, mentre operava in acque internazionali nella regione indo-pacifica. La sicurezza dell’equipaggio rimane la massima priorità della Marina. Non ci sono feriti in pericolo di vita”.
L’oggetto menzionato sembra essere qualcosa alla deriva, forse un container. L’USS Connecticut è parte di una classe che comprende solo tre mezzi, ma sono quanto di meglio nell’arsenale marittimo statunitense. È l’unità che assicura la sicurezza al tutto il gruppo navale, grazie al suo armamento e la capacità di scoperta e inseguimento di obiettivi sommersi nemici. Pertanto è piuttosto strano che non abbia rilevato un oggetto con i suoi strumenti di avvistamento avanzati. La Cina ha subito chiesto ufficialmente di essere messa a parte di cosa abbia effettivamente colpito il Connecticut, in quanto l’area dove è avvenuto l’incidente è una zona fortemente contesa e presidiata da unità di superficie e sommerse di almeno sei nazioni. Dopo l’urto il sommergibile è stato costretto a emergere e navigare in superficie per quasi 2mila miglia sino a giungere alla base di Apra Harbour a Guam per essere sottoposto ai controlli necessari. Un evento infausto per una unità che fa dell’invisibilità la sua arma migliore. E soprattutto per il suo equipaggio. Infatti per un sommergibile d’élite come l’USS Connecticut qualsiasi contrattempo è un vero problema. Un incidente senza colpa e di alto profilo è già abbastanza grave, ma un impatto evitabile, che può essere ricondotto a un errore dell’equipaggio o del comando, è ancora più critico. Per preservare la segretezza sull’accaduto, è stato probabilmente ordinato all’equipaggio di non rilasciare dichiarazioni sull’incidente o sugli eventi che lo hanno causato. Di fatto in questo momento, a distanza di 15 giorni dall’accaduto, non si hanno notizie delle condizioni strutturali del mezzo navale, come se non esistesse, ma le intelligence russa e cinese saranno già al corrente dei danni subiti. Gli unici che non sono a parte dell’accaduto è l’opinione pubblica. Ovviamente questo alimenta possibili scenari, ma le prime evidenze le si riscontreranno quando nell’area dell’impatto navigheranno mezzi militari in cerca dell’oggetto urtato dall’USS Connecticut.