Venezuela. Ieri giornata di manifestazioni: in piazza sostenitori di Guaidò e di Maduro

di Guido Keller

Ennesima giornata di manifestazioni ieri in Venezuela, dove l’opposizione guidata dall’autoproclamato presidente Juan Guaidò (riconosciuto da una sessantina di paesi tra cui gli Usa) è scesa in strada nella capitale Caracas ed in numerosissime altre città del paese per protestare contro la situazione di stallo, gli arresti degli oppositori, i black out elettrici e la carenza di generi di prima necessità.
In quella che è stata battezzata l’”Operazione libertà” contro l’usurpatore Maduro, Guaidò ha annunciato un prossimo incontro dei leader mondiali per sbloccare la situazione.
A Caracas vi sono stati anche due cortei di sostenitori di Nicolas Maduro, che però non sono venuti a contatto con quelli degli oppositori per cui non si sono avuti incidenti degli di nota.
La repressione ha invece colpito in altre città come a Barquisimeto e a Maracaibo. In quest’ultimo centro gli agenti hanno fermato per alcune ore i deputati dell’opposizione Nora Bracho e Renzo Pietro, e negli scontri vi sono stati una trentina di feriti.
Da parte sua Nicolas Maduro è tornato a prendersela con gli Stati Uniti per l’annunciato embargo a diverse navi venezuelane, tra cui le petroliere che portano greggio a Cuba. Il presidente bolivariano ha affermato che “Il Venezuela considera cinica e criminale la decisione del governo di Donald Trump di pretendere di applicare misure che violano il diritto internazionale (…) annunciando sanzioni contro navi venezuelane e compagnie di trasporto per danneggiare l’invio di petrolio alla sorella repubblica di Cuba”.