Africa. La limitazione della democrazia avviene controllando i social media e internet

di Alberto Galvi

I governi di tutto il mondo hanno iniziato a indagare su come frenare i social media dopo le prime rivelazioni su come la Russia avesse utilizzato Facebook per interferire nel sondaggio presidenziale degli Usa del 2016 a favore del presidente Donald Trump. Le risposte africane a tali eventi sono quelle delle due principali economie del continente, Nigeria e Sudafrica che lavorano sulla nuova legislazione delle comunicazioni digitali.
Nel continente africano hanno già introdotto leggi dure che regolano l’abuso dei social media in Paesi come Angola, Tanzania, Malawi, Swaziland e Zambia, mentre anche Zimbabwe ed Egitto stanno introducendo nuovi controlli sui social media che segnano un regresso alla repressione delle libertà e le limitazioni alla diffusione delle informazioni.
Durante i periodi di proteste e di elezioni le normative sui social media in Africa stanno mettendo a tacere le voci dissenzienti chiudendo uno dei pochi spazi democratici in cui gli africani possono chiedere cambiamento e responsabilità da parte dei loro leader.
Etiopia, Gambia e Uganda hanno tutte sommariamente bloccato le reti mobili o app specifiche nella loro interezza. Lesotho è diventato l’ultimo Paese africano a emanare regolamenti su questi temi, costringendo gli utenti dei social media locali che hanno più di 100 follower a registrarsi presso la LCA (Lesotho Communications Authority).
Alla fine alcuni di questi governi hanno deciso di chiudere l’intera rete Internet del loro Paese. Anche il governo del Ciad ha chiuso i social media per sedici mesi mentre cambiava la costituzione per consentire al presidente di prolungare il suo mandato. Gli Stati africani non sono i soli a considerare come gestire il proprio panorama politico sulla scia dell’impatto di Facebook, Twitter e WhatsApp ecc.
Nell’ultimo decennio le piattaforme dei social network nel mondo hanno quasi triplicato la loro base di utenti, passando da 970 milioni nel 2010 a oltre i 3,81 miliardi di utenti nel 2020.
Nello stesso periodo il continente africano ha avuto un aumento degli utenti sui social media pari al 13,92 per cento.
Il recente afflusso tecnologico in Africa è diventato un servizio essenziale e un’esigenza fondamentale per lo sviluppo di questi Paesi.