Gaza. Raid e razzi: si teme un attacco israeliano via terra

di Guido Keller –

Precipita la situazione a Gaza, dove da questa notte sono riprese le ostilità dopo che l’esercito israeliano ha ucciso con raid mirati due sospetti miliziani di Hamas ritenuti erroneamente responsabili di azioni terroristiche, come riconosciuto dagli stessi militari, e distrutto un tunnel definito “di attacco” ed un centro per la progettazione e la costruzione di tunnel. Immediatamente dalla Striscia di Gaza è partita una pioggia di missili su Sderot, almeno 200 fino ad ora di cui circa il 20 per cento intercettati dalle batterie da difesa del sistema Iron Dome, e da parte israeliana si contano una dozzina di civili feriti tra cui diversi sotto shock.
La contro-risposta da parte israeliana non si è fatta attendere con numerosi raid sulla Striscia, e da parte palestinese è stata denunciata l’uccisione a Jafarawi, nel centro della Striscia, di una donna incinta, la 23enne Enas Khammash, e della figlia Bayan di 18 mesi, le quali si trovavano vicino assieme al trentenne Ali Alrandur, uno dei comandanti delle Brigate Ezzedin al-Qassam, l’ala militare di Hamas. Il marito di Enas Khammash è rimasto ferito.
Intanto a Sderot stanno convergendo batterie da difesa e militari con mezzi pesanti, per cui si prospetta un attacco via terra, tanto che un ufficiale israeliano ha affermato che “Non vediamo la fine dell’escalation, ci stiamo avvicinando a un’operazione a Gaza”, per cui “Hamas capirà nelle prossime ore, come negli scorsi mesi, che questa direzione non è quella che gli conviene prendere”. Paventando la cosa e la conseguente escalation, Onu ed Egitto stanno tentando in queste ore una mediazione.