Le elezioni francesi, dalle attese di Sarkozy alla vittoria al primo turno di Hollande

di Mabrouk Bouchoucha –

Domenica 22 aprile è stato senza dubbio un giorno importante per il popolo francese, impegnato a scegliere nella tornata elettorale il presidente della Repubblica, dopo il mandato del gollista Nicolas Sarkozy.
Il primo turno è stato caratterizzato, come ha sottolineato il ministro degli Interni, da un buon afflusso dei votanti, fatto che gli analisti hanno interpretato come il segno di una buona conoscenza dei temi fra gli elettori e forse del desiderio di mandare a casa Sarkozy per mettere al suo posto il socialista radicale François Hollande.
Se pure di un punto, la vittoria di Francois Hollande è stata chiara: 28,63% delle preferenze, contro il presidente uscente, Nicolas Sarkozy, al 27,08%, seguito dall’exploit del Fronte Nazionale di Marine Le Pen, la quale ha conquistato il 18,1%.
Subito sotto al podio troviamo il candidato della sinistra Jean-Luc Mèlenchon con l’11,3% e al quinto posto il centrista Francois Bayrou con il 9,11%.
Il risultato mostra innanzitutto il calo della popolarità di Sarkosy e della sua politica fatta per lo più di proclami e di intenzioni di liberare la Francia dagli immigrati: in queste ore si tocca così la delusione fra le fila dei suoi sostenitori, poiché Sarkosy è anche il primo presidente francese che perde la sfida elettorale nel corso del suo primo mandato.
La storica vittoria dei socialisti permette loro di puntare al secondo turno, previsto il 6 maggio, in posizione favorevole rispetto a quella del presidente Sarkosy, anche se la partita all’Eliseo è ancora aperta e colma di incognite.