Premo Dorso: l’associazione guidata da Squitieri ricevuta da Mattarella al Quirinale

di Valentina Busiello

In occasione dei primi 40 anni del Premio Dorso, l’Associazione internazionale Guido Dorso, guidata da Nicola Squitieri e dal segretario Francesco Saverio Coppola, è stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal consigliere Astori sui temi dello sviluppo del Mezzogiorno. Dopo l’intervento di saluto, il presidente dell’associazione Nicola Squitieri ha illustrato la lunga e articolata attivitá dell’associazione e la storia del Premio, una vera sfida dell’orgoglio meridionale; sulla scia del pensiero di Dorso dei suoi ipotizzati cento uomini di ferro, l’associazione individua da anni le eccellenze del Mezzogiorno.
Durante l’incontro sono intervenuti il presidente del CNR Massimo Inguscio, il presidente emerito del consiglio di Stato Alessandro Pajno e la professoressa Elisa Dorso, figlia di Guido Dorso. Ha chiuso gli interventi il segretario generale dell’associazione Francesco Saverio Coppola, che ha parlato del risveglio del Mezzogiorno che esce dal lungo sonno, e questo è il significato del volume elaborato dall’associazione, consegnato al presidente Sergio Mattarella il quale ha espresso apprezzamenti per l’attività meritoria dell’associazione, ha condiviso i suoi obiettivi di fare squadra nel Mezzogiorno ancorché nelle diversità, e l’attenzione verso le giovani generazioni per trasmettere entusiasmo e memoria.
È stato consegnato al presidente Mattarella anche il libro del giornalista Marco Esposito, “Zero al Sud”, destinatario del premio Guido Dorso 2019 per il contributo dato al risveglio del Sud. Il Premio Guido Dorso è patrocinato dal Senato della Repubblica, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Università degli studi di Napoli Federico II. E’ nato nel lontano 1970 a Napoli, e Squitieri ha spiegato che “Demmo vita a questa associazione insieme a gruppi di giovani laureati: Guido Dorso era il nostro riferimento, famoso meridionalista campano e autore del libro “La Rivoluzione Meridionale”, dove si immagina che cento uomini di ferro potessero indirizzare un diverso percorso di sviluppo del Mezzogiorno. Da qui nasce il desiderio di individuare questi cento uomini, per cui ancora nel 2019 esiste una questione meridionale”. “Il Premio – ha continuato – prosegue negli anni, con i giovani che come me avevano dato vita al premio, diventano docenti universitari, esponenti del mondo scientifico e culturale, e quest’anno si è svolta la 40ma edizione del Premio Dorso a Roma, nello storico Palazzo Giustiniani, nell’elegante sala Zuccari del Senato della Repubblica. Sono stati consegnati i prestigiosi riconoscimenti agli ambasciatori del Mezzogiorno con la partecipazione di esponenti del mondo politico e culturale”. La presidente del Senato Casellati ha voluto confermare in piena condivisione questo prezioso rapporto di collaborazione tra il Senato e l’associazione Dorso, ed il presidente della Repubblica Mattarella ha confermato nell’ambito del Premio l’assegnazione di un riconoscimento, la targa di rappresentanza.