Libia. Conte vede Essebsi, ma è smentito da Salvini, ‘l’Italia è con al-Serraj’

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L’Ocha, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, ha reso noto che dall’offensiva di Khalifa Haftar su Tripoli, iniziata il 4 aprile, sono ormai 42mila le persone costrette a lasciare le loro abitazioni a causa dei feroci scontri, mentre l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha rilevato che vi sono “345 morti e 1.652 feriti”. Come riportato per il nostro giornale dall’inviata Vanessa Tomassini, vi sono numerosi migranti rimasti intrappolati nei centri di detenzione tra i fuochi incrociati: secondo l’Ocha si tratterebbe di 3.350 individui.
Il premier italiano Giuseppe Conte, a Tunisi per il vertice Italo-Tunisino, ha incontrato il presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi, con il quale ha fatto il punto sulla Libia. Congiuntamente i due leader hanno “invocato il cessate-il-fuoco il prima possibile. La guerra civile non può che generare ulteriore violenza”.
Conte ha puntualizzato che “L’Italia guarda con molta attenzione alla Tunisia come partner privilegiato”, ed ha spiegato che “con Essebsi abbiamo affrontato e condiviso le valutazioni sulle situazioni più critiche della regione. Italia e Tunisia continueranno a lavorare per promuovere la coesione anche tra tutti i partner internazionali, l’unica chance che abbiamo è quella di una soluzione politica che offra una sostenibile stabilizzazione del Paese”.
E’ tuttavia un caso politico il comportamento del governo italiano sul dossier Libia: dopo che il presidente Usa Donald Trump ha palesato il suo appoggio ad Haftar, il premier Conte aveva detto da Pechino, dove aveva incontrato il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, che “l’Italia non interverrà militarmente in Libia”, e soprattutto che il nostro paese non sta “né con Haftar né con al- Sarraj”.
Si noti che proprio l’Italia è stato il maggior sponsor del governo di al-Serraj, al momento il solo riconosciuto dalla comunità internazionale, ed oggi il vice primo ministro libico Ahmed Maitig si è sentito al telefono con Matteo Salvini il quale gli ha confermato il sostegno dell’Italia al governo di accordo nazionale libico di Fayez al-Sarraj e gli ha ribadito la necessità di fermare l’operazione militare su Tripoli.