Nigeria. Bande criminali trucidano 200 abitanti di villaggi dello Zamfara

di Enrico Oliari

Non conosce pace la Nigeria, da anni sconvolta dalla guerra negli stati nordorientali di Yobe, Adamawa e Borno con i jihadisti del Boko Haram (Isis) e dell’Iswap (Emirato islamico dell’Africa occidentale – Isis), con i separatisti del Delta del Niger, nonché con le bande armate che imperversano nelle provincie nordoccidentali del paese. A farne le spese è per prima la gente comune dei villaggi, molti dei quali vengono distrutti e gli abitanti trucidati.
Proprio in uno degli stati nordoccidentali, lo Zamfara, da giorni si susseguono scontri e violenze, con i militari regolari che sono intervenuti in modo pesante nella foresta di Gusami contro i gruppi Yan Bindiga e Yan Ta’adda, perlopiù dediti ai saccheggi, uccidendo un centinaio di miliziani. In tutta risposta le bande armate hanno assaltato alcuni villaggi uccidendo almeno 200 persone. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Affari umanitari, Sadya Umar Farouq, il quale ha aggiunto che sono al momento 10mila gli sfollati. Testimoni del villaggio di Kurfa Danya hanno riportato di 300 uomini armati giunti a bordo di moto che hanno incendiato case e sparato a vista agli abitanti.
Solo pochi giorni fa il governo guidato dal presidente Muhammadu Buhari ha ufficialmente classificato come terroristi, “e li tratteremo come tali”, i membri dei gruppi criminali che imperversano nel nord ovest del paese.
Tra le attività delle bande criminali vi è il sequestro di civili a scopo estorsivo: in attacchi alle università nel marzo dello scorso anno sono state rapite, sempre nello Zamfara, 279 studentesse, poi liberate, mentre nel confinaste stato di Kaduna in luglio sono stati sequestrati 150 studenti del collegio Bethel Baptist. Banditi hanno rapito in ottobre tre seminaristi del Christ the King di Fayat, e nell’assalto altri sei sono rimasti feriti.