Usa. 31 generali chiedono la chiusura di Guantanamo

di Manuel Giannantonio –

guantanamoTrentuno generali americani in pensione hanno chiesto, martedì 21 gennaio, al Presidente americano di fare quanto possibile per assicurare la chiusura di Guantanamo accelerando i trasferimenti dei detenuti, in una lettera pubblicata dall’organizzazione Human Rights First.
Concordi con l’idea di Obama, manifestata ripetutamente nel corso della sua attività di Presidente degli Stati Uniti, gli ex ufficiali ricordano che “Guantanamo non serve gli interessi dell’America” e “continuerà a minare la sicurezza del paese” finché non sarà chiuso.
Tra i firmatari figurano l’ex comandante del Corpo dei Marines, il generale Charles Krulak, l’ex capo di Stato maggiore dell’Air Force, il generale Merrill Mc Peak, e ancora l’ex direttore delle forze americane in Medio Oriente, il generale Joseph Hoar.
Queste persone hanno assistito cinque anni fa, nell’ufficio Ovale, alla firma di Barack Obama ai primi decreti che prevedevano la chiusura di Guantanamo e la condanna delle torture verificatesi all’interno della struttura.
Circa 155 detenuti su 179 spediti a Guantanamo, restano prigionieri nella base americana di cuba, mentre 76 di loro, di cui 55 yemeniti, sono considerati come liberi. Dopo aver irrigidito le condizioni di trasferimento dei detenuti verso paesi terzi, il Congresso ha assopito la propria posizione lo scorso dicembre, conferendo un margine di manovra maggiore al Presidente.
Nelle lettere i 31generali hanno manifestato la loro inquietudine di fronte ai “falsi dibattiti che si stanno prolungando sull’uso della tortura da parte della CIA (Central Intelligence Agency)”. Inoltre i generali desiderano la declassificazione di un rapporto segreto di 6mila pagine realizzato per la commissione del Senato sui programmi di detenzione e d’interrogatori dopo l’11 settembre.
“Noi pensiamo che studiando i fatti, gli americani saranno d’accordo per riconoscere che la tortura non vale la pena, e che in quanto paese non dovremmo mai tornare su un sentiero così oscuro”, hanno sentenziato nelle loro lettere.